{"id":275,"date":"2018-11-25T10:54:58","date_gmt":"2018-11-25T09:54:58","guid":{"rendered":"https:\/\/alpenway.com\/it\/?p=275"},"modified":"2025-10-06T11:18:45","modified_gmt":"2025-10-06T09:18:45","slug":"geo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/alpenway.com\/it\/geo\/","title":{"rendered":"Geo"},"content":{"rendered":"\n
Tra le montagne della Val Seriana, alcune persone hanno scelto di restare e costruire qui il proprio futuro. Andrea cura le sue api a Gandellino, Laura avvia da zero una fattoria, Aldo continua a portare le pecore in alpeggio anche dopo la pensione, e Virginio mantiene viva l\u2019antica arte del burattinaio. Un racconto corale di resilienza, passione e radici. Nella campagna tra i laghi di Martignano e Bracciano, vite diverse si intrecciano in armonia con la natura. I giovani della cooperativa Barikam\u00e0 coltivano ortaggi e producono yogurt con tecniche africane, mentre Sara, cuoca e raccoglitrice, trasforma erbe selvatiche in piatti dal gusto antico. Due storie che raccontano un modello di vita sostenibile, fondato su rispetto, ascolto e lavoro. Per scoprire la Val D\u2019Ossola occorre risalirla lentamente, come l\u2019apicoltore nomadista Giacomo che porta le sue arnie dalle calme rive del Lago Maggiore fino ai rododendri sui pendii dell\u2019Alpe Devero. Questo lungo percorso permette di incontrare amici e familiari che condividono l\u2019amore per la terra e il valore della fatica, dando frutto a prodotti caratteristici: yogurt al mirtillo, cappelli di lana cotta, antiche arnie ossolane e formaggio di alpeggio. Un solo cucchiaio di miele di millefiori \u00e8 sufficiente per assaporare tutto questo splendore. Nell\u2019alta Val di Taro, tra le pieghe dell\u2019Appennino emiliano, Daniele ha scelto di vivere a stretto contatto con la natura, dedicandosi alla conoscenza del lupo. Dopo aver lasciato Milano e un\u2019azienda agricola sostenibile, ha fondato l\u2019associazione \u201cIo non ho paura del lupo\u201d per promuovere una convivenza consapevole tra uomo e fauna selvatica.<\/p>\n\n\n\n Attraverso fototrappole e appostamenti, Daniele ci guida alla scoperta di tre branchi di lupi che abitano queste montagne. Il documentario offre uno sguardo autentico sulla vita di questo predatore elusivo, sottolineando l\u2019importanza della conoscenza per una coesistenza armoniosa.<\/p>\n\n\n\n Un film di Massimo Tabai.<\/em><\/p>\n\n\n\n Il documentario Alvad\u00f2r<\/em> racconta la vita della comunit\u00e0 omonima fondata da un gruppo di giovani a San Giovanni Di Querciola, nelle colline di Reggio Emilia, attraverso le quattro stagioni. Il titolo, che significa \u201clievito\u201d in dialetto locale, richiama il simbolo del pane, rappresentando la coesione, crescita e maturazione del gruppo.
Un film di Daniele Gangemi<\/a>.<\/em>
Festival<\/strong><\/p>\n\n\n\n\n
Sulle sponde del lago – Germania 2025 (31′)<\/h2>\n\n\n\n
Un film di Daniele Martinis<\/em> e Ciro Colonna.<\/em><\/p>\n\n\n\nLa danza delle Api – Germania 2025 (40′)<\/h2>\n\n\n\n
Un film di Filippo Corbetta<\/a>.<\/em><\/p>\n\n\n\nI lupi della Val di Taro – Germania 2025 (35′)<\/h2>\n\n\n\n
Alvad\u00f2r – Germania 2024 (26′)<\/h2>\n\n\n\n
Un film di Gianluca D’Elia<\/a><\/em> e Mattia Lauri<\/em>. <\/p>\n\n\n\n