Germania 2023 – 25′
“C′è qualcosa di magico nel tirare i fili e dare vita a un pezzo di legno”, spiega Antonio entusiasta.
Quando assistette al suo primo spettacolo, all′età di tre anni, ne rimase subito incantato. Oggi, a 12 anni, Antonio è il più giovane puparo della Sicilia. Possiede oltre 40 pupi, ognuno dei quali ha un proprio carattere distintivo. Due di essi li ha addirittura progettati e costruiti lui stesso. Rappresentano giudici siciliani che hanno combattuto con coraggio contro la mafia e che alla fine sono stati assassinati. Per Antonio sono dei modelli. Come la maggior parte dei giovani siciliani, condanna la mafia perché opprime con la violenza i suoi abitanti. Lo ha imparato durante le lezioni sulla mafia che fanno parte del programma scolastico. Antonio ha anche dedicato una melodia per pianoforte ai due giudici assassinati.
“La mafia non ha ucciso davvero questi uomini coraggiosi”, dice, “vivono ancora nei nostri cuori e portiamo avanti i loro ideali”.
In questo momento Antonio sta preparando una performance speciale. Per la prima volta, non suonerà solo davanti ad amici e parenti, ma anche di fronte a sconosciuti. Ma soprattutto: tra gli invitati c′è il puparo più famoso della Sicilia. Il suo parere è molto importante. Essere riconosciuto da questo grande maestro significherebbe per Antonio un onore. Ma il ragazzo ha paura di deludere.
Più si avvicina il giorno dell′esibizione, più Antonio è eccitato. Perché non ha ancora imparato bene i movimenti del combattimento con la spada. Questa scena chiave del teatro dei pupi siciliani deve assomigliare a una danza, e ciò richiede molta abilità e velocità. Fino alla sera prima dello spettacolo, Antonio si esercita insieme a un puparo esperto. Ma ci sono molte altre cose che potrebbero andare storte… Anche se suo padre gli dice con tono rassicurante che gli errori fanno parte del percorso verso l′obiettivo, Antonio non riesce a dormire la notte prima di questa grande sfida.
Un film di Carmen Butta.